Acufene

"L'approccio diagnostico e terapeutico multidisciplinare è l'unico approccio possibile quando si parla di acufene." cit.

Cosa si intende per acufene?

Gli acufeni sono un'esperienza soggettiva per cui si avverte un suono di solito localizzato nelle orecchie o nella testa senza che esista un agente fisico esterno che provochi tale suono. Possiamo considerare l'acufene un sintomo di una patologia sottostante.

Quanto sono diffusi?

Dal 6 al 17% della popolazione riferisce di percepire acufeni in modo relativamente continuo. Persone di tutte le età possono soffrire di acufeni, anche i bambini, ma l'incidenza degli acufeni aumenta dopo i quarant'anni.

Quali sono le cause?

Le cause possono essere molteplici tra le principali: otogena, malattie generali, vascolari, neuropsichiche, dismetaboliche, osteoarticolari, assunzione di farmaci, disturbi della masticazione, bruxismo, neurinoma del nervo acustico, traumi cranici derivanti da incidenti d'auto o colpi di frusta. Esistono poi spesso numerose comorbilità associate quali ansia, depressione e salute generale ridotta. (fonte j.Henry,P.H.Wilson,ed.it. a cura di D.C Alpini e A.Cesarani,Springer,2015)

"La gestione dell'acufene prevede che si indaghino in primo luogo le cause sottostanti, solo dopo sarà possibile proporre una terapia." cit.

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Andrea Cirignola

Audioterapista e dottore in tecniche audioprotesiche

"Sfruttare la neuroplasticità* e la TRT per ridurre la percezione dell'acufene..."

In questi anni ho spesso utilizzato la TRT per "disinnescare" e ridurre l'impatto prodotto da disturbi quali acufene e misofonia.
Incontrando Mattia ed Erika ho deciso di strutturare un protocollo multidisciplinare e proporlo alle persone che ne soffrono".

Come funziona la TRT?

L'uso di suoni a bassa intensità e neutri, come il rumore bianco o suoni naturali, è uno degli strumenti principali della TRT. Questi suoni vengono presentati al paziente attraverso dispositivi acustici per aiutare a mascherare i suoni degli acufeni. Con la TRT, il cervello impara a "disimparare" l'associazione tra il suono fastidioso e la reazione emotiva, sfruttando la neuroplasticità per creare nuove connessioni che non favoriscano la percezione del suono come un problema.

*La neuroplasticità è la capacità del cervello di cambiare e adattarsi. Nel caso degli acufeni, il cervello può imparare a "ignorare" il suono fastidioso attraverso il tempo e la pratica.

Mattia Secomandi

Osteopata

"Ogni persona è unica, e per questo il mio trattamento si basa su una valutazione approfondita per individuare le cause alla base del disturbo. Utilizzo tecniche osteopatiche specifiche per ristabilire l'equilibrio del corpo, migliorare la mobilità e favorire i naturali processi di autoguarigione."

Il mio intervento nel trattamento degli acufeni

Sono un osteopata con esperienza nel trattamento di disturbi muscolo-scheletrici, viscerali e cranio-sacrali, con un'attenzione particolare agli acufeni. Il mio obiettivo è aiutare i pazienti a migliorare la qualità della loro vita, riducendo dolore e tensioni attraverso un approccio manuale personalizzato.

Gli acufeni possono avere origini diverse, spesso legate a disfunzioni dell'ATM (articolazione temporo mandibolare), tensioni cervicali o problemi posturali.

Attraverso un lavoro mirato su cranio, colonna e sistema miofasciale, aiuto a ridurre le tensioni che possono contribuire all'insorgenza del disturbo, migliorando il benessere generale del paziente.

Dott.ssa Erika Zambelli

Psicologa clinica a orientamento relazionale integrato

"Lavoro con un approccio integrato, in cui ogni intervento viene formulato in modo mirato, in base alle esigenze specifiche della persona, per fornire contenimento, continuità ed equilibrio. Il mio obiettivo è accompagnare nella gestione delle difficoltà , affinché sia possibile raggiungere una maggiore consapevolezza e un benessere duraturo."

Acufene e psicologia:

Posso essere utile nella gestione del disturbo da acufeni attraverso un supporto psicologico mirato, che aiuti a ridurre l'impatto emotivo e psicologico legato alla condizione. In primo luogo, si prevede una fase di valutazione per comprendere come la dimensione psicologica sia correlata al disturbo e come possa influire sulla sua percezione e gestione. Successivamente, si struttura un percorso personalizzato per migliorare la tolleranza al suono e ridurre l'ansia e lo stress correlati all'acufene. Il mio approccio integrato permette di favorire una maggiore serenità, migliorando la qualità della vita e aiutando a gestire le emozioni legate alla condizione.